ONDATE DI CALORE
Prevenzione dei rischi – Possibilità di CIG ordinaria
Continua anche quest’anno la campagna informativa del Governo su come proteggersi dalle ondate di calore (vedi sito: https://www.salute.gov.it/portale/caldo/homeCaldo.jsp); a partire dal 2004, il Ministero della Salute ha infatti avviato una serie di iniziative per la prevenzione dell’impatto delle ondate di calore sulla salute della popolazione.
Il sito ricorda quali sono i principali rischi per la salute, dovuti in particolare a temperature molto elevate per più giorni consecutivi, spesso associate a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione:
Leggi tutto: RISCHIO : COLPI DI CALDOCrampi: causati da una perdita di sodio, dovuto alla sudorazione, e ad una conseguente modificazione dell’equilibrio idrico-salino, oppure derivano da malattie venose degli arti inferiori; si possono verificare negli anziani che assumono pochi liquidi e in persone, anche giovani, che svolgono attività fisica senza reintegrare a sufficienza i liquidi persi con la sudorazione. Edema: causato da una ritenzione di liquidi negli arti inferiori come conseguenza di una vasodilatazione periferica prolungata; un rimedio semplice ed efficace è tenere le gambe sollevate ed eseguire di tanto in tanto dei movimenti dolci per favorire il reflusso venoso, oppure, effettuare delle docce fredde agli arti inferiori, dal basso verso l’alto e dall’interno verso l’esterno sino alla sommità della coscia. Congestione: causata dall’assunzione di bevande ghiacciate in un organismo surriscaldato, durante o subito dopo i pasti, che provoca un eccessivo afflusso di sangue all’addome, che può rallentare o bloccare i processi digestivi. I primi sintomi sono costituiti da sudorazione e dolore toracico. Disidratazione: causata da una perdita di acqua dall’organismo maggiore di quella introdotta. L’organismo si disidrata e incomincia a funzionare male quando:
- è richiesta una quantità di acqua maggiore come in caso di alte temperature ambientali per via della sudorazione
- si perdono molti liquidi, come in caso di febbre, vomito e diarrea
- una persona non assume volontariamente acqua a sufficienza in mancanza di stimolo della sete
- in caso di assunzione di farmaci che possono favorire l’eliminazione di liquidi (per esempio diuretici, lassativi).
I sintomi principali sono sete, debolezza, vertigini, palpitazioni, ansia, pelle e mucose asciutte, crampi muscolari, abbassamento della pressione arteriosa.
Effetti sulla pressione arteriosa: Le persone ipertese e i cardiopatici, soprattutto se anziani, ma anche molte persone sane, possono manifestare episodi di diminuzione della pressione arteriosa, soprattutto nel passare dalla posizione sdraiata alla posizione eretta.
Stress da calore: causato da un collasso dei vasi periferici con un insufficiente apporto di sangue al cervello. La sintomatologia può insorgere durante un’attività fisica in un ambiente eccessivamente caldo, specie in soggetti non acclimatati, con una ridotta efficienza cardiaca (insufficiente compenso in occasione di una diffusa vasodilatazione periferica) a causa di un diminuito volume sanguigno per disidratazione. Si manifesta con una forte sudorazione, un senso di leggero disorientamento, malessere generale, debolezza, nausea, vomito, cefalea, tachicardia e ipotensione, oliguria, confusione, irritabilità.
Se non viene diagnosticato e trattato immediatamente, può progredire fino al colpo di calore.
Insolazione: si possono verificare eritemi o ustioni accompagnate o meno da una sintomatologia da colpo di calore.
Colpo di calore: si verifica quando la fisiologica capacità di termoregolazione è compromessa e si manifesta con una ampia gradazione di segni e sintomi a seconda della gravità della condizione.
Può verificarsi quando ci si trova esposti ad una temperatura troppo alta, associata ad un elevato tasso di umidità e alla mancanza di ventilazione. Può manifestarsi all’aperto, in un ambiente chiuso oppure in un luogo dove non batte direttamente il sole.
Il primo sintomo è rappresentato da un improvviso malessere generale, cui seguono mal di testa, nausea, vomito e sensazione di vertigine, fino ad arrivare a stati d’ansia e stati confusionali. Si può avere perdita di coscienza. La temperatura corporea aumenta rapidamente (in 10-15 minuti) fino anche a 40-41° C ed è seguita da un possibile malfunzionamento degli organi interni, che può portare alla morte.
Come ogni anno è inoltre attivo il Sistema nazionale sulla previsione delle ondate di calore estivo, con lo scopo di prevenire gli effetti negativi del caldo sulla salute, soprattutto delle persone più fragili. I bollettini sulle ondate di calore sono consultabili alla pagina https://www.salute.gov.it/portale/caldo/homeCaldo.jsp o dalla APP Caldo e Salute, disponibile online per dispositivi Android su Google Play:
- Rammentiamo che le temperature eccezionalmente elevate (superiori a 35°, registrate o percepite), che impediscono lo svolgimento di fasi di lavoro in luoghi non proteggibili dal sole o che comportino l’utilizzo di materiali o lo svolgimento di lavorazioni che non sopportano il forte calore, possono costituire evento che può dare titolo alla Cassa Integrazione Guadagno ordinaria (vedi comunicato stampa INL del 25/7/22, nota INL n. 4639 del 2/7/21, messaggio INPS n. 1856 del 3/5/17, comunicato congiunto INPS/INAIL del 26/7/22, messaggio INPS 2999 del 28-07-2022).
Riassumiamo nel seguito altre indicazioni utili predisposte da enti istituzionali, indicandone i punti principali relativi in particolare alle raccomandazioni per i lavoratori e per il datore di lavoro (vedi nostre precedenti circolari n. 82, 87 ed 89 dell’anno 2022), anche per quanto attiene l’idratazione e la tutela dei soggetti ipersensibili (segnalati dal MC) in particolare per attività svolte all’aperto o in locali tecnici poco ventilati.
Inail – Opuscolo ESTATE SICURA – CALDO E LAVORO: Guida breve per i lavoratori:
Ministero della Salute – Linee di indirizzo su ondate di calore e inquinamento atmosferico:
Inail Worklimate – Opuscoli informativi per i lavoratori e i datori di lavoro e linee guida riassuntive ESPOSIZIONE A TEMPERATURE ESTREME ED IMPATTI SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO:
- DESIGNARE UNA PERSONA CHE SOVRINTENDA AL PIANO DI SORVEGLIANZA PER LA PREVENZIONE DEGLI EFFETTI DELLO STRESS DA CALDO SULLA SALUTE E SULLA SICUREZZA E L’ADEGUATA RISPOSTA
- IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI E VALUTAZIONE DEL RISCHIO: gli strumenti di identificazione includono l’utilizzo di piattaforme previsionali di allerta da caldo specifiche per i lavoratori (es. quella di workclimate https://www.worklimate.it/scelta-mappa/), in grado di fornire previsioni personalizzate sulla base dell’attività fisica svolta dal lavoratore e dell’ambiente di lavoro (es. esposizione al sole o in zone d’ombra), oppure di alcuni indici semplificati disponibili e che richiedono la sola conoscenza di temperatura e umidità dell’aria, valutabili con l’utilizzo di un termoigrometro sul luogo di lavoro. Sul Portale Agenti Fisici alla sezione microclima sono disponibili strumenti di calcolo che consentono la stima previsionale del rischio microclima in relazione a differenti attività lavorative e scenari espositivi. Anche nel caso di appalto di lavorazioni i committenti sono responsabili del rispetto delle norme per la prevenzione e protezione della salute e sicurezza dei lavoratori, tenendo conto anche del rischio associato al caldo, con particolare riferimento agli interventi di primo soccorso.
- FORMAZIONE: Oltre che per i lavoratori, si raccomanda anche la formazione specifica sui rischi per i lavoratori legato allo stress termico e sulle strategie di prevenzione e mitigazione per il preposto per la sicurezza e l’addetto al primo soccorso.
- STRATEGIE DI PREVENZIONE E PROTEZIONI INDIVIDUALI PER I LAVORATORI: consigli per idratazione, abbigliamento
- RIORGANIZZAZIONE DEI TURNI DI LAVORO
- RENDERE DISPONIBILI E ACCESSIBILI AREE OMBREGGIATE PER LE PAUSE
- FAVORIRE L’ACCLIMATAZIONE DEI LAVORATORI: Sono necessari dai 7 ai 14 giorni per raggiungere uno stato di acclimatazione (di più nel caso in cui il lavoratore stia assumendo determinati farmaci o sia affetto da patologie croniche).
- REALIZZAZIONE DEL “SISTEMA DEL COMPAGNO”: Promuovere il reciproco controllo dei lavoratori soprattutto in momenti della giornata caratterizzati da temperature particolarmente elevate o, in generale, durante le ondate di calore.
- PIANIFICAZIONE E RISPOSTA ALLE EMERGENZE: Tutti i lavoratori devono essere messi a conoscenza del piano e devono essere in grado di riconoscere i sintomi legati allo stress termico
- MISURE SPECIFICHE PER I LUOGHI DI LAVORO IN AMBIENTI CHIUSI
Particolare attenzione va data ai lavoratori affetti da alcune patologie croniche che aumentano il rischio di effetti avversi del caldo:
INL circolare 26/7/22 “Tutela dei lavoratori sul rischio legato ai danni da calore. Strumenti preventivi e indicazioni operative”
Il documento indica che negli ambienti outdoor è impossibile attuare modifiche dei parametri fisici ambientali che caratterizzano l’esposizione e che nell’ambito della valutazione del rischio “microclima” devono essere predisposte opportune misure di prevenzione che permettano di ridurre al minimo i rischi connessi alle ondate di calore.
L’INL indica che qualora durante l’attività ispettiva si riscontri, nei settori in cui il rischio è maggiore (ad es. lavori all’aperto):
- l’assenza della valutazione del rischio specifico o delle misure di prevenzione, si procederà non solo ad emettere il verbale di prescrizione ai sensi dell’art. 181, comma 1, del DLgs 81-08, in combinato disposto con l’art. 28, co 2, lett. a) (assenza della valutazione del rischio “microclima”), ovvero lett. b) (mancata indicazione delle misure di prevenzione e protezione) del medesimo decreto, ma anche ad impartire un ordine di Polizia Giudiziaria, ai sensi dell’art. 55 del c.p.p. Quest’ultimo comporta la sospensione immediata dei lavori o, nei confronti dei lavoratori interessati, delle attività lavorative prive di una valutazione del rischio specifico; i lavori potranno riprendere non appena il datore di lavoro abbia adottato tutte le misure necessarie atte ad evitare/ridurre il rischio, in adempimento del verbale di prescrizione.
- che il datore di lavoro ha proceduto alla valutazione del rischio e individuato le misure di prevenzione e protezione, e tuttavia le stesse non sono rispettate, si procederà ad emettere un verbale di prescrizione nei confronti del preposto ai sensi dell’art. 19, co. 1, lett. a), per non aver vigilato “sulla osservanza delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro”.
Il documento indica inoltre, per quanto riguarda le attività di cantiere (Titolo IV DLgs 81-08), che il PSC dovrà considerare anche il rischio microclima, che anche i datori di lavoro delle ditte in appalto dovranno prevedere, all’interno dei relativi POS, misure specifiche di organizzazione delle lavorazioni in cantiere, e che il Coordinatore per l’esecuzione deve verificare l’applicazione delle misure individuate nel PSC da parte delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi e la presenza delle stesse misure nei relativi POS, provvedendo anche alla sospensione dei lavori per condizioni meteoclimatiche che possano configurare la presenza di un “pericolo grave e imminente” per la salute e la sicurezza dei lavoratori (art. 92, co 1 lett. f), d.lgs. n. 81/2008) Testo di Gian Franco Camarota